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Alatri – Altra scoperta dello studioso Garuti: forse è la Dea Madre

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Continuano le indagini dello studioso che ha individuato scritte di 5000 mila anni fa sulle mura poligonali della Ciociaria. Si lavora un nuovissimo recente ritrovamento.

 

 

Dopo aver scoperto e studiato le scritte in alfabeto Ogham Sardo, alfabeto pre celtico risalente a migliaia e migliaia di anni orsono, lo studioso di archeologia Fabio Garuti, autore di diversi testi sulle ricerche storico-archeologiche in particolare in Sardegna, ora  pare aver individuato una scultura sulla roccia viva a ovest della cinta muraria dell’Acropoli di Alatri che, da una sua prima ricostruzione, potrebbe rappresentare la Dea Madre, o Madre Tellus, venerata dalle popolazioni pre- celtiche, quindi all’incirca 5 mila anni fa. Questa scoperta, qualora confermata, andrebbe a suffragare le precedenti intuizioni e verifiche sulle scritte in Ogham, antico alfabeto sardo, che tanto scalpore hanno creato nel mondo scientifico. Con tutta la cautela del mondo, riportiamo le parole dello studioso Garuti, pubblicate sul blog E.DIN: LA TERRA DEGLI ANUNNAKI.

Ho scoperto questa raffigurazione statuaria sul lato Ovest della cosiddetta Acropoli di Alatri (FR), detta anche Civita , circa tre mesi fa, ma, come ben potete immaginare, prima di parlarvene ho voluto analizzare diversi particolari che reputavo interessanti. Annotiamoli insieme, al fine di continuare nella nostra ricerca condivisa: figura scolpita nella roccia viva, per cui anteriore , od al massimo contemporanea, alla edificazione delle enormi mura poligonali della città Ciociara. Vista la datazione che ho potuto fornire grazie alle scritte in Ogham – Sardo reperite sulle mura ( di cui ho già scritto varie volte), siamo sicuramente ad almeno 5.000 anni fa. In quel periodo storico (attenti, cosa fondamentale ), ossia pre-Celtico, vigeva il culto della Dea Madre.o Dea Madre Terra, o, detto alla Latina per intenderci, della Mater Tellus. La figura denota chiaramente un busto ben pronunciato, tipicamente femminile e non maschile. Benché sia stata scalpellata, rovinata, sottoposta alle intemperie di migliaia di anni, questo particolare è fondamentale. Possiamo notare che la testa, anch’essa scalpellata, era dotata di un copricapo. Dalle ricerche effettuate,un copricapo di questo genere, che ove scalpellato via lasci un volto con quelle linee così geometriche, è reperibile nella primissima,e quasi oggi dimenticata,iconografia Latina e Romana : la Mater Tellus , appunto. Deduciamo da questa primissima analisi,che si tratta di una grande raffigurazione,su pietra viva,della Dea Madre. Unica al Mondo nel proprio genere ( anche perché ancora parzialmente visibile ), sicuramente molto conosciuta nella antichità, e sicuramente venerata anche dalla Antica Civiltà Sarda, che da quelle parti passava molto spesso, come comprovato appunto dalle scritte in Alfabeto Ogham – Sardo. Di fianco a questa figura ve ne erano certamente altre. Sempre dalla roccia viva è possibile denotare un collo umano, a cui è stata scalpellata via la testa. Primissime considerazioni, dunque. Ne riparleremo”. A questo punto altro materiale molto suggestionante su cui riflettere, speriamo in modo serio e scientifico con il supporto delle varie istituzioni, che troppo tempo hanno perso accontentandosi di ricostruzioni “ufficiali” che per secoli hanno limitato le ricerche e gli studi sulle vere origini di Alatri e della Ciociaria megalitica. Tesi, tra l’altro, che oggi per fortuna sono state tutte o in parte già confutate.

alatri pianta acropoli deamadre

https://edinterranunnaka.wordpress.com/2016/03/14/la-statua-di-alatri/

 

Andrea Tagliaferri

One Comment

  1. nick nick 17 Aprile 2016

    Lilith la prima compagna di Adamo, dopo aver mangiato la mela rossa della conoscenza e poi da un’altro albero la mela verde che purifica il corpo. Scappò e fondò un’impero in oriente che durò migliaia di anni. Un’impero con a capo una donna.. la nascita di una societò matriarcale.

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