Al foto finish ma è arrivata anche la riflessione dei 5 Stelle su un tema molto caro al movimento, quello dell’Acqua Pubblica; se non avessero risposto proprio loro sarebbe stato quantomeno strano.
Vediamo la posizione del Movimento 5 Stelle di Alatri, che ha candidato l’ing. Riccardo Gatta come Sindaco.
“L’acqua pubblica è un’utopia? Dal nostro punto di vista no, o meglio ancora non lo è perché bisogna essere chiari. Infatti i Governi Berlusconi, poi Monti, Letta e Renzi hanno fatto di tutto per rendere l’acqua un qualcosa di privato che più privato non si può. Forza Italia e il PD sono gli artefici di quelle norme che abbiamo provato ad abrogare con il referendum. Forza Italia e il suo leader Berlusconi diedero persino indicazioni di non andare a votare e ora il PD reinserisce le norme abrogate nel Decreto Madia. Quindi al momento è ancora possibile tornare a una gestione pubblica ma finché ci saranno questi partiti che fanno solo gli interessi delle multi utility come ACEA allora diventa tutto più difficile. Diventa difficile anche combattere un gestore come ACEA sul territorio quando al potere ci sono dei sindaci che vengono proprio da quei partiti perché è logico che se in Parlamento il PD o Forza Italia votano una cosa poi le azioni dei sindaci sul territorio sono solo fumo negli occhi ed infatti sono 12 anni che ci prendono in giro e il risultato qual è? 129 (75+54) milioni di euro da dare ad ACEA. Morini, Iannarilli, Pavia e tutti quelli che hanno amministrato dal 2003 in poi possono dire quello che vogliono ma non potranno confutare che ad ACEA ora dobbiamo 129 milioni di euro di conguagli ed erano loro ad amministrare, questa è l’eredità che lasciano ai cittadini di Alatri e della Provincia.
Oltre il danno in Parlamento e nei Comuni è utile ricordare l’azione di Zingaretti che non dà attuazione alla legge 5/2014 già approvata da un pezzo, e perché non lo fa? Perché aprirebbe la strada alla gestione pubblica e questo i partiti non lo vogliono. Quindi, di nuovo, il primo ostacolo alla ripubblicizzazione dell’acqua sono i PARTITI.
Superato lo scoglio dei partiti però la domanda resta: si può ripubblicizzare l’acqua e come?
Innanzitutto serve l’attuazione della legge 5/2014, attuazione contenuta in un’altra legge la 238/2015 che però è ferma da quasi un anno. A seguito di questa approvazione la Provincia di Frosinone sarà divisa in 3 ambiti di bacino idrografico e risulterà più facile gestire l’acqua.
Altro punto importante da non dimenticare è che oggi se un Comune può chiudere il ciclo integrato dell’acqua può ritornare tranquillamente, con determinate condizioni, alla gestione pubblica e su questo i sindaci possono fare molto. Già Vicalvi si sta muovendo in Provincia e altri sindaci lo hanno fatto nel resto d’Italia. Uno di questi sindaci lo abbiamo anche ospitato ad Alatri qualche settimana fa: Mario Gagliardi, sindaco di Saracena.
Gagliardi ha negli anni messo alle strette il gestore privato multandolo ogni qualvolta creava problemi. Per esempio sulla gestione del depuratore gli ha fatto comminare 25 multe in un paio di settimane fino ad arrivare ad espropriare l’impianto per motivi igienico-ambientali. I problemi di Acea con i depuratori sono noti ma strano caso nessun Sindaco e nessun amministratore ha mai alzato la voce. Dopo di ché il Sindaco di Saracena, poco alla volta si è riappropriato degli impianti fino ad arrivare a chiudere il ciclo. Stessa cosa vale per i distacchi: il minimo vitale garantito nella fornitura di acqua è qualcosa già previsto e occorre inserirlo nello Statuto Comunale per dare forza alle ordinanze di riallaccio del Sindaco. Inoltre occorre definire la gestione idrica come un servizio senza rilevanza economica, così facendo si avrà un’altra freccia al nostro arco. Il Movimento 5 Stelle tutto questo lo ha già proposto, abbiamo raccolto e presentato centinaia di firme per questa modifica ma a quanto pare, oltre a che a chiacchiere, non interessa all’attuale amministrazione andare contro Acea
Tutto questo potrebbe essere possibile anche ad Alatri ma ci vuole competenza e dalle castronerie che sentiamo uscire dalla bocca dei vari candidati sindaco capiamo che questa competenza manca.
Ricapitolando per non rimanere schiavi del privato occorre prima di tutto eliminare quei comitati di affari chiamati Partiti, dopo di ché approvare le leggi giuste (238/2015 e modifiche allo Statuto) e eliminare quelle pro-ACEA (tipo lo sblocca Italia voluto da Renzi) e per quanto riguarda l’azione del Sindaco deve buttare giù un piano per chiudere il ciclo integrato e usare il pugno duro contro Acea quando sbaglia fino ad accompagnarla alla porta. Tutto questo fino ad ora non è stato fatto, anzi abbiamo visto pochi sindaci Gagliardi e molti amministratori genuflessi davanti ad. Poi vanno pure in giro a raccontare le loro “battaglie” anche se sembrano più le crociate di Brancaleone.
Come idea concreato il M5Stelle propone, infine, l’istituzione di un punto informativo e di aiuto per i cittadini vessati da Acea. Un punto che dovrà tenere un registro dei disservizi e delle inadempienze di Acea”.
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