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Rubriche – Grande Fratello Vip: La rivincita della Ciociara e l’omofobia del branco

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Torniamo sul tema che ha spopolato la settimana scorsa quando il nostro editoriale ha registrato più di 70 mila visualizzazioni sul sito www.ilgazzettinociociaro.it e più di 50 mila sulla Pagina Facebook omonima. La “Ciociara” tarocca del GF Vip 2016 e la trasmissione in generale. Se nel primo articolo, infatti, abbiamo aspramente criticato la scelta degli autori e dei produttori del programma di sfruttare il pregiudizio storico sulla nostra terra e di trasmettere l’ennesimo stereotipo del burino volgare e incolto, anche se messo in scena da una stupenda giovane mora nata e cresciuta all’estero, questa volta vogliamo soffermarci sulla piacevole scoperta di questa ragazza, Alessia Macari, che ha annullato l’intenzione di chi l’ha catapultata in televisione (quasi certamente con la sua complicità, ci mancherebbe) ed ha trasmesso un’immagine di sé schietta, vitale e genuina, nonostante le artificiose costruzioni premeditate, come il dialetto improbabile che viene meno quando si distrae dalla propria parte recitata e parla spontaneamente oppure gli atteggiamenti volgari che non le si addicono proprio. Chi è gretto, infatti, non riesce a nasconderlo. Al contrario chi non lo è, può pure fingere di esserlo ma non gli viene bene. Siamo contenti, quindi, che quantomeno l’immagine che Alessia sta dando di sé venga fuori NONOSTANTE le intenzioni degli autori che nel 2016, come già detto la scorsa settimana, non avevano altra idea “stupefacente” per fare audience se non quella di mettere nella Casa del GF vip addirittura una Ciociara! Un’ultima cosa vogliamo dirla…a coloro i quali, in zona e fuori, ci hanno accusati di essere troppo permalosi, suggerendoci di prendere sul ridere la satira e l’ironia di certe immagini. Beh, a queste persone vogliamo solo ricordare che prendere in giro gruppi di persone in base alle loro caratteristiche comuni, molto spesso enfatizzate o vetuste o, in alcuni casi anche false, ha un nome e si chiama razzismo. boscoCon i dovuti accorgimenti e le dovute cautele, consci del paragone un po’ forzato, ci domandiamo, ad esempio, se far comparire in trasmissione l’ennesimo gay effemminato e l’ennesima “macchietta”, tra l’altro subito preso di mira dai “machi” della casa con vezzeggiativi poco simpatici, non sia un altro grande atto di razzismo di questa trasmissione trash che non aiuta a sensibilizzare le persone al rispetto del “diverso”. L’aggressione omofoba di Roma nei confronti di una giovane lesbica da parte dei genitori della sua compagna è la prova di quanto ci sia bisogno di buoni esempi e di educare la massa. Continuare a proporre stereotipi di qualunque tipo essi siano in tv in una trasmissione popolare che fa milioni di ascolti, è come seminare piccoli semi di odio in un terreno fertile pronti a sbocciare appena cade una goccia d’acqua.

Alla prossima puntata, se ce ne sarà bisogno…(ma temiamo di si).

 

Andrea Tagliaferri, giornalista CIOCIARO doc

 

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