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Alatri – Cianfrocca analizza il voto: la volontà di cambiamento vanificata dalla frammentazione

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maurizio cianfroccaAd una settimana dall’ esito del voto che ha visto confermare l’ amministrazione uscente di Giuseppe Morini, arriva un’attenta analisi da parte dell’ex consigliere comunale Maurizio Cianfrocca, rimasto in disparte per sua scelta in questa tornata elettorale. Dopo una piccola premessa in cui fa gli auguri di buon lavoro alla maggioranza e in cui chiosa sulle polemiche legate alle dichiarazioni del Sindaco Morini rivolte a coloro i quali non lo avrebbero votao, chiedendo scuse pubbliche, Cianfrocca ci offre una riflessione “ad alta voce” rimarcando alcune personali valutazioni, a nostro parere molto condivisibili: “…resta evidente come la coalizione facente capo a Morini ha riconfermato i voti della tornata elettorale precedente  attestandosi a circa il 30%  , mentre dall’altra parte l ‘abbondanza di alternative ha senza dubbio vanificato il tentativo stesso di cambiamento . In effetti se il 70%  dei cittadini al primo turno,  con il proprio voto, aveva manifestato la volontà di  scegliere un’ altra coalizione c’è da sottolineare come l‘incapacità e/o la mancanza di volontà di unire le forze, le spaccature createsi tra i vari partiti, gruppi e movimenti, abbia finito inevitabilmente per favorire l’amministrazione uscente. E sicuramente quanto successo ad Alatri è stata un‘eccezione  osservando come già nella vicina Sora, a Latina e in tantissimi comuni del circondario romano e pontino, il  ballottaggio abbia sorriso o al Movimento 5 stelle o all’unione di liste civiche le quali, anche se nel loro interno annoverano personaggi dichiaratamente di fede politica  diversa,  hanno scelto come filo conduttore quello del cambiamento mettendo da parte le differenze, le divergenze e i personalismi. Del resto  -chiude Cianfrocca- sembra proprio che la nostra città  abbia nel proprio DNA questa voglia innata di trovare sempre un ‘alternativa, un doppione, un avversario da ricercare a tutti i costi e questo nei vari ambiti . Infatti non si spiega altrimenti ad esempio l’antica e autolesionista divisione tra Alatri e Tecchiena , rimarcata più volte in questa campagna elettorale,  la contemporanea presenza di più squadre di calcio,  di gruppi di protezione civile,  di bande , di cori, di gruppi folk, ecc. Ebbene se da una parte questo potrebbe sembrare frutto di una città viva , frizzante, dall’altra evidenzia ancora una volta come ci siano profonde spaccature e divisioni nei vari strati del tessuto sociale che altro non fanno se non bloccare la città nella sua crescita e nel suo possibile cambiamento in positivo. Urge il cambiamento, unirsi per crescere come ebbe a dire Henry Ford”.

 

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