A cura di Stefania Del Monte
La Svizzera, nell’immaginario collettivo, è un mondo magico fatto di montagne spettacolari, boschi rigogliosi e laghi cristallini. Un paesaggio non troppo diverso da quello che, in qualche bella giornata d’autunno, si può scorgere da certi luoghi della Ciociaria. Questo paese incantato, famoso per ordine ed organizzazione maniacali, oltre che per una economia florida e costantemente in crescita, ha un ulteriore grande vantaggio: quello di trovarsi a poche ore d’auto dall’Italia centrale. Per questa ragione molti conterranei hanno scelto di trasferirsi qui, in un contesto dove il loro spirito d’iniziativa e la dedizione al lavoro trovano terreno fertile. È il caso di Simone Pitocco, ventenne alatrese, che da alcuni mesi vive a Ginevra, nella Svizzera francese. Questa è la sua storia:
<<Nella vita mi occupo dell’aspetto contabile di una società edile. Sono impiegato presso Prestige Building (www.prestigebuilding.ch), la ditta della mia famiglia. Il mio lavoro consiste nel registrare le ore lavorative di tutti i dipendenti, oltre che le entrate e le uscite, nell’effettuare i pagamenti verso i fornitori ed, infine, nell’andare in giro presso i cantieri a consegnare il materiale necessario per la costruzione. La parola d’ordine della compagnia è: “produzione”!
Sono originario di Alatri, il luogo della Ciociaria per me più importante, visto che lì vive gran parte della mia famiglia e dei miei amici. Inizialmente ero scettico, riguardo al mio trasferimento in Svizzera per questioni professionali ma, una volta partito e con il passare del tempo, mi sono integrato perfettamente nel mondo del lavoro. Devo dire che ora sono molto felice e spero, negli anni a venire, di poter raggiungere obiettivi importanti. Me lo auguro sia per me che per i miei genitori che, devo dire, mi incoraggiano a fare sempre meglio. I miei dubbi iniziali erano dovuti principalmente al fatto di essere partito all’improvviso, l’estate scorsa, subito dopo essermi diplomato alla scuola superiore “ITC Sandro Pertini” di Alatri. Quindi, dopo aver concluso la mia carriera scolastica, non ho fatto in tempo a godermi neanche un po’ di libertà e, dalla responsabilità, tutto sommato limitata, dello studente sono passato a quella professionale, di gran lunga più impegnativa.
Sebbene mi trovi qui a Ginevra solo da pochi mesi, ho già avuto modo di notare vari aspetti che distinguono l’Italia dalla Svizzera. Qui le persone sono molte educate: ad esempio, se incontri qualcuno anche venti volte durante l’arco della giornata, ti saluta sempre; cosa che in Italia succede meno. Poi, però, c’è il rovescio della medaglia: le persone, qui, non sono di grande compagnia; ognuno pensa per sé ed essendo un italiano che ride e scherza con tutti, abituato (come si usa dalle nostre parti) a fare amicizia in poco tempo, a Ginevra ho qualche difficoltà ad ambientarmi. Un’altra grandissima differenza, qui, è il clima: piove spesso e fa piuttosto freddo. Come prima estate, dopo la fine della scuola, diciamo che avrei potuto trovare di meglio!
Scherzi a parte, anche se sono contento di aver intrapreso questa nuova avventura, avrò sempre nel cuore l’Italia, e soprattutto la Ciociaria, dove ho trascorso momenti bellissimi. La nostalgia mi assale soprattutto la sera, quando la mancanza della famiglia che è rimasta in Italia e degli amici che, per vent’anni, hanno fatto parte della mia vita quotidiana (e che per me sono come fratelli e sorelle), si fa sentire moltissimo. Sono certo, però, che questi affetti rimarranno per sempre e non saranno certo 1200 chilometri di distanza ad allontanarci.
Ovviamente è ancora molto presto per parlare del futuro. Non so ancora che direzione prenderà la mia carriera e dove mi porterà. Forse un giorno tornerò a vivere in Italia, oppure opterò per ampliare la mia esperienza all’estero, chi lo sa? Sono ancora molto giovane e possono succedere tante cose nella vita, quindi non escludo nulla. Per ora cerco di prendere il meglio da questa opportunità>>.
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