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Francesco Boezi tra i finalisti del ‘Premio Voltaire per la saggistica’

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Il giovane collaboratore de Il Giornale.it, alatrense doc, ha presentato il suo lavoro con tutta la modestia che lo contraddistingue ma continua a ricevere critiche positive, anche inattese e a qualificarsi in premi e classifiche accanto a nomi davvero eccelsi della letteratura contemporanea

Ratzinger. La rivoluzione interrotta” (La Vela 2018)  di Francesco Boezi sarà tra i sei finalisti del premio ‘Premio Voltaire per la saggistica’, ideato da Francesca Duranti per offrire un riconoscimento ai migliori lavori nell’ambito di una saggistica chiara e comprensibile da un largo pubblico, su temi attuali d’autentico interesse. Se si guarda ai nomi degli altri finalisti di quest’anno si capisce la portata di questo risultato: Carlo Cottarelli; Fausto Biloslavo, Gian Micalessin; Giuseppe De Lorenzo; Matteo Ricci; Giovanni Tarantino. Se poi si vanno a scovare i vincitori delle ultime edizioni, si rimane sbalorditi: Ernesto Galli della Loggia; Carlo Panella; Antonio Polito. Insomma un vero onore vedere un giovane ciociaro competere con personalità di quel calibro ma è tutto meritato perché è un successo “senza sponsor”, tutto dovuto alla penna e alla capacità di Boezi.

Venendo al libro, “Ratzinger. La rivoluzione interrotta” affronta con originalità e serietà uno degli episodi più curiosi e delicati della storia del Vaticano contemporaneo, la rinuncia di Papa Benedetto XVI. Perché il suo pontificato si è interrotto? A detta del protagonista, Papa Ratzinger, il motivo ufficiale è solo l’età avanzata e, di conseguenza, la sua salute. Ma per molti quella spiegazione non regge ed è su questo che il libro indaga senza, tuttavia, limitarsi solo all’uscita di scena bensì ricalcando l’intero pontificato anche con l’aiuto di 14 personalità laiche intervistate (Ettore Gotti Tedeschi, Gennaro Sangiuliano, Gaetano Rebecchini, Marco Tosatti, Giovanni Minnucci, Francesco Agnoli, Filippo Savarese, Maria Rachele Ruiu, Jacopo Coghe, Aldo Maria Valli, Marco Luscia, Assuntina Morresi, David Cantagalli, Fabio Marchese Ragona, Giuliano Guzzo, Aurelio Porfiri) che individuano un dato certo comunemente acquisito: Papa Benedetto XVI ha rappresentato una fase storica per la Chiesa cattolica. Del resto Papa Ratzinger era temuto dal mondo laicista e gnostico per tante ragioni: voleva ricristianizzare l’Europa, intervenire nel conflitto potenziale con l’Islam, riaffermare la dottrina sociale della chiesa ed attaccare il pensiero debole, l’evoluzionismo darwinista…

Non ci resta che aspettare la primavera per vedere il risultato del concorso, ma per pura curiosità, dal momento che per noi il risultato ed il successo di questo giovane scrittore sono già un dato di fatto.

Andrea Tagliaferri

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