Il 23 aprile, in Ontario (Canada), la consegna del riconoscimento alla città
rubrica sui Ciociari nel mondo a cura di Stefania Del Monte
Partire è un po’ morire, diceva Edmont Haracourt ne La Canzone dell’Addio e, per i ciociari costretti a lasciare la terra natia, non c’è niente di più vero. Una volta all’estero ci facciamo apprezzare per le nostre qualità e i nostri valori: la famiglia, il lavoro, l’amicizia. Ma un pezzo di cuore rimane a casa, tra quelle colline dove i nostri antenati hanno combattuto, per secoli, una dura battaglia contro una terra spesso avara e irriconoscente. Una terra che in molti casi li ha costretti ad allontanarsi, e a cercare fortuna altrove, ma che continuano ad amare senza riserve. Le nostre radici, quelle dei nostri avi tenaci e caparbi, sono solide e riescono ad attecchire anche a migliaia di chilometri di distanza. È per questo che, ovunque nel mondo sia insediata una comunità ciociara, si ha sempre l’impressione di tornare a casa.
Il Ciociaro Club di Windsor, cittadina dell’Ontario, è uno degli esempi più concreti di come i conterranei oltreoceano siano riusciti a preservare le nostre tradizioni e la nostra cultura. Windsor è situata sulle rive del fiume Detroit, immediatamente a sud dell’omonima città statunitense; questa posizione la rende la città più meridionale del Canada e l’unico varco di frontiera attraverso il quale, per entrare negli Stati Uniti, bisogna dirigersi a nord anziché a sud. Oggi Windsor è uno dei principali centri di produzione automobilistica del Canada, con stabilimenti della Chrysler, della Ford e della General Motors. Sono presenti, inoltre, alcune case farmaceutiche e la distilleria del whisky Canadian Club.
Il Ciociaro Club fu fondato nel 1972 da alcuni emigrati di Settefrati, con l’obiettivo di conservare e difendere l’identità culturale della Ciociara. Da allora il Club, al quale sono ammessi esclusivamente soci di origine ciociara, contribuisce a numerose iniziative benefiche sostenendo, tra gli altri, la Cancer Society ed il Children’s Rehabilitation Centre. Nel gennaio 1999, ad esempio, con un solo evento riuscì a donare al Cancer Centre cinquantamila dollari.
Il complesso del Ciociaro Club è situato su un appezzamento di terreno di 20 ettari. L’edificio principale, costruito secondo la tradizione classica italiana e con materiali provenienti dall’Italia, può ospitare oltre 3500 persone. All’esterno trovano invece spazio campi per le bocce, campi di calcio, campi di baseball e per il tiro al piattello, campi da tennis, un campo di pallavolo ed un parco giochi per bambini. A completare il tutto una pista per bici da corsa, unica nel suo genere nel Nord America.
Nel corso degli anni il Ciociaro Club ha promosso varie iniziative culturali e religiose, come i festeggiamenti in onore di Sant’Onorio, di Sant’Arduino e della Madonna di Canneto, ma il suo punto di forza sono gli scambi culturali tra gli studenti italo-canadesi e quelli ciociari. Dal 1995, inoltre, provvede all’assegnazione del premio “Comune dell’Anno” ad uno dei 91 centri della provincia di Frosinone. Il riconoscimento per l’anno 2016 è stato conferito al comune di Ferentino. “Abbiamo voluto premiare Ferentino – ha spiegato il presidente, Giulio Malandruccolo – non solo per la storia della città, per il suo straordinario patrimonio artistico e monumentale, ma perché anche in Canada sono giunti gli echi dell’attivismo e della dinamicità che la anima”. Il Sindaco Antonio Pompeo, assieme ad una sua delegazione, ritirerà il premio il prossimo 23 aprile direttamente a Windsor, in occasione del 44° banchetto annuale dei soci.
Per maggiori informazioni, visitare il sito: http://ciociaroclub.com
Vi informo che l’informazione sui i fondatori del Ciociaro Club e’ scorretto,che io sappi i veri fondatori sono stati altri,mi dispiace tanto che i veri fondatori sono stati sempre ignorati…purtroppo oggigiorno il credito si da sempre ai nulla fa niente….