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Alatri – Addio Mariella

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E’ surreale scrivere del tuo funerale. E mi si perdonerà se per una volta utilizzerò il mezzo pubblico per fini anche privati. Ti ho conosciuta tanti anni fa quando, coraggiosa come sempre, andasti in onda sulla Rai, ospite di Alda D’Eusanio, nella trasmissione “Ricomincio da qui” per dare una svolta positiva alla tua vita, dopo tanto dolore, prima per la scomparsa dei due fratelli, Manuel e Annarita, poi per il male che ti aveva colpita, fiaccata, ma non vinta. E fu amore a prima vista. Spiriti “affini”, sensibilità vicine, ma una grande, insormontabile differenza che mi ha sempre fatto sentire a disagio nei tuoi confronti: la tua inattaccabile onestà, pulizia, diligenza e il attaccamento ai principi e alla verità senza se e senza ma. Io che di “se” e “ma” vivo, ho sempre temuto il confronto con te che, invece, hai accettato tutti di buon grado e con quella tua immensa dote di accoglienza, di solidarietà che ti rendeva unica.

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Sono vere le parole di tua madre, poco fa, quando ha detto “non è mai stata fortunata la mia Mariella”. E’ vero. Tu sei stata sfortunata ma nonostante quello hai seminato e fatto del bene a tutti coloro che ti hanno incrociata nella propria vita, come amica, come sorella, come parente, come collega, come compagna. Ricordo ancora il giorno in cui mi dicesti che non avresti più scritto per i giornali locali, stanca di non poter gridare al vento tutto ciò che pensavi fino in fondo. Dei politici, dei problemi della società in cui viviamo. “Se non posso denunciare tutto nel minimo dettaglio, non mi sento più di scrivere e so che non è possibile sparare a zero contro tutti. Mi rendo conto e mi ritiro”. Io cercai di farti cambiare decisione perché la tua penna, qualsiasi cosa tu scrivessi, era unica, forse perché figlia d’arte, forse perché avevi una visione delle cose così chiara e precisa che ti veniva facile arrivare alla sostanza vera delle cose. Ma non ci riuscii e mi sentii ancora in difficoltà, mettendo anche in discussione me stesso come giornalista, perché “volevo essere come te”. Ma ognuno è fatto a modo suo e tu questo lo sapevi, anzi ne avevi fatto il tuo motto. Amare il prossimo, a maggior ragione se in difficoltà, al di là delle diversità. Alatri perde una grande donna. La tua famiglia una pietra preziosa. Noi amici e colleghi un riferimento unico. Veglia su mamma Giancarla perché è lei che merita tutta la forza di questo mondo e sul tuo ‘Woj’. Domani la città ti renderà omaggio alle ore 15 presso la Chiesa della Sacra Famiglia nel quartiere Civette e noi saremo li, in prima fila, o come piaceva a te, in disparte, ma ci saremo. Tutti.

 

Ciao Mami.

 

Andrea

 

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