“Farò un’opposizione ferma e cercherò intese con i Cinque Stelle e gli altri movimenti d’opposizione”
Tornato da una breve pausa post elettorale, il prof. Tarcisio Tarquini, reduce dal risultato elettorale non entusiasmante per le prospettive di cambiamento radicale che aveva lanciato, affila le armi e puntualizza i cardini del proprio mandato di consigliere d’opposizione e le sue prospettive fanno presupporre un’attività di pungolo e di stimolo particolari durante il prossimo quinquennio. “I miei complimenti all’ingegnere Giuseppe Morini confermato sindaco di Alatri”. Esordisce così la nota del leader di Alatri in Comune e del suo fronte civico, che continua:” I miei complimenti allo sfidante, l’avvocato Enrico Pavia, per il forte impegno elettorale, che saprà certo confermare, insieme con i consiglieri del suo gruppo, nella prossima attività consiliare che ci vedrà condividere il ruolo dell’opposizione. Votando Morini, i nostri concittadini hanno scelto la continuità, quella continuità che, a nostro giudizio, non riuscirà ad arrestare il declino della città e alla quale, perciò, abbiamo contrapposto un programma dal forte contenuto innovativo: presto ci si renderà conto che quella indicata da noi è la via giusta se si vuole “far vincere Alatri”. Il voto del ballottaggio, con un’affluenza inferiore di oltre 16 punti in percentuale rispetto al primo turno, pone problemi politici e amministrativi a tutti. Non bisogna trascurarli, non li trascureremo perché riconciliare con la politica e l’attività amministrativa coloro che non hanno votato o hanno espresso in altro modo il loro dissenso, e cioè una fetta ampia della popolazione, soprattutto giovane, è la premessa del cambiamento che era e resta necessario. Su mandato dei cittadini che mi hanno votato e in rappresentanza degli interessi di tutta la città- continua l’ex presidente del Conservatorio di Frosinone– svolgerò con rigore il mio ruolo di opposizione, cercherò intese con gli altri gruppi di minoranza presenti in Consiglio, ma anche con il Movimento Cinque Stelle, sui temi che nel corso della campagna elettorale abbiamo riscontrato comuni, a partire da una chiara iniziativa per l’acqua pubblica e la sanità “vicina”. Il problema dei problemi della nostra città è quello di aprire nuove prospettive di formazione e lavoro ai giovani, con gli strumenti che si hanno e con quelli che possono essere trovati. Altrettanto urgente è una nuova politica urbanistica che, riorganizzando le funzioni dell’intero territorio, renda possibile la “strategia d’urto” per salvare il centro storico di Alatri e per bonificare e dare identità ai quartieri e alle contrade. Su questo insisteremo, punto per punto. Non mi limiterò alla pure impegnativa attività di controllo”. La nota stampa si chiude con una sorta di promemoria su quanto il movimento farà nei prossimi mesi: “Presenterò proposte coerenti con il “progetto civico” del nostro movimento, che troverà nuovo slancio organizzativo, politico, sociale e culturale fin dalle prossime settimane. Chiederemo a tutti di partecipare attivamente al nostro lavoro per Alatri, dieci Rioni e 23 contrade, che è appena all’inizio”. Chissà che le intese di cui parla Tarquini, non siano la vera novità postuma che nascerà da questa tornata elettorale già di per se molto innovativa. Staremo a vedere.
Andrea Tagliaferri
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