La Coordinatrice Provinciale di Noi Con Salvini, Kristalia Rachele Papaevangeliu, torna su una delle sue prime battaglie, quella per una sanità locale più efficiente e vicina ai cittadini. L’avvocato alatrense di origini greche, infatti, sottolinea in primis che il pronto soccorso dovrebbe essere il luogo dell’ultimo istante, dove si salvano le vite nel giro di minuti o secondi ma può anche diventare un girone d’inferno. Per chi aspetta, una visita o un letto, per chi ci lavora, per chi ci porta un proprio caro. L’affollamento e il taglio dei posti letto creano un ulteriore problema: spesso le barelle delle ambulanze vengono utilizzate per “ricoverare” i pazienti che non trovano posto nei reparti. “Per uscire dalla evidente e conosciuta difficoltà bisognerebbe fare fronte alle emergenze”, afferma la Coordinatrice ” la ASL di Frosinone ha estrema necessità di veder attribuito il DEA di II livello all’Ospedale Spaziani di Frosinone con la dotazione di personale, attrezzature diagnostiche, sanitarie, e risorse economiche adeguate. Gli ospedali scoppiano, i pronto soccorso non ce la fa più a dare risposte all’infinite esigenze dei pazienti in tempi accettabili perché il personale è ridotto all’osso. Per non parlare poi dei tempi di attesa per gli esami diagnostici: si parla addirittura di un anno. Questo è inammissibile.”
Con un Dea di II livello forse sarebbe tutto più semplice, innanzitutto i pazienti non sarebbero obbligati ad arrivare fino a Roma per avere cure più approfondite e si garantirebbero oltre alle prestazioni già fornite dallo Spaziani funzioni di osservazione e breve degenza, di rianimazione e, contemporaneamente, si assicurerebbero interventi diagnostico-terapeutici di medicina generale, chirurgia generale, ortopedia e traumatologia, cardiologia con Unità di Terapia Intensiva Cardiologia. Sono inoltre assicurate le prestazioni di laboratorio di analisi chimico-cliniche e microbiologiche, di diagnostica per immagini, e trasfusionali; assicurando, oltre alle prestazioni fomite dal DEA I livello, le funzioni di più alta qualificazione legate all’emergenza, tra cui la cardiochirurgia, la neurochirurgia, la terapia intensiva neonatale, la chirurgia vascolare, la chirurgia toracica; come anche altre componenti di particolare qualificazione, quali l’ unità per grandi ustionati, le unità spinali, garantendone in tal modo una equilibrata distribuzione sul territorio nazionale ed una stretta interrelazione con le centrali operative delle regioni.
A.T.
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