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Rubriche – Pillole di sarcasmo: Non di solo stipendio…

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Pillole contro il reflusso esistenziale di Paola Manchi

pillole di sarcasmo

In tempi di disoccupazione a due cifre, avere lavoro e stipendio è già motivo di soddisfazione, eppure esistono aziende che offrono ai propri dipendenti benefici accessori invidiabili. Sarà che non siamo abituati, però scorrendo una lista di 20 aziende che coccolano i propri dipendenti ci ritroviamo a cercare di immaginare la fregatura che, per forza, deve nascondersi dietro tanta benevolenza: “sicuramente si lavora 24 ore al giorno… non ti mandano in bagno… la mensa è gestita da concorrenti di MasterChef con porzioni minime di piatti improbabili”. In effetti, sembra strano ci siano aziende che offrono un anno di maternità/paternità retribuita, possibilità di rientrare in part-time per i neo genitori, due giorni di riposo pagati all’anno per fare attività all’aperto, ore e soldi da dedicare al volontariato. Gli esempi sono tanti e vari. Il WWF offre un venerdì libero ogni due settimane, si chiama Panda Fridays, ma non è chiaro se devi per forza uscire con il Panda e se dopo le prime uscite puoi mandarlo a timbrare per te gli altri giorni della settimana. Un’azienda che si occupa di musica scaricabile in rete aiuta i neo genitori, ma offre anche la copertura per il costo del congelamento degli ovuli e la fecondazione assistita, quest’ultima da non confondere con gli approcci sessuali assistiti di certi dirigenti simpaticamente immaturi. Un’azienda che opera nel turismo online offre 2.000 $ l’anno per consentire ai dipendenti di approfittare delle proprie offerte nel mondo, beneficio che non avrebbe lo stesso appeal se offerto da aziende del sistema sanitario. C’è chi offre 1.200 $ l’anno a titolo di rimborso dei debiti contratti da studenti, per la sede italiana i soldi vanno direttamente ai genitori. Un produttore di attrezzature da snowboard offre pass gratuiti per gli impianti e giorni di vacanza dopo le nevicate, ma sta pensando di convertirli in buoni pasto e lezioni di surf. C’è chi offre buoni da spendere in e-book, tre pasti al giorno e agopuntura, e a inserire gli aghi non provvedono i colleghi. Una grande azienda di consulenza direzionale, addirittura, copre i costi del cambiamento di sesso, in favore dei diritti Lgbt… nobile, ma in Italia le spese le recuperi subito con lo stipendio più basso, in caso di dipendente uomo che diventa donna.

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