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Rubriche – Pillole di sarcasmo: “Caro iscritto ti scrivo…”

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Pillole di sarcasmo contro il reflusso esistenziale
di Paola Manchi

 

Il colore arancione non è un colore qualunque, ma per le sue caratteristiche è stato, nelle diverse culture, associato a simbologie ancestrali. Nella tradizione orientale è un colore che favorisce la concentrazione mentale e il distacco dalle passioni terrene e carnali, adatto quindi per l’abito che aiuta a fare il monaco, per i cinesi è propiziatore di buona fortuna, nella cultura indiana è il colore del chakra in cui risiede l’energia vitale. L’arancione stimola l’indipendenza e la fiducia in se stessi, l’altruismo e la gioia, libera dalle paure, induce serenità, combatte lo stress, favorisce la circolazione e scioglie le tensioni… sarà per tutto questo che l’INPS ha scelto buste arancioni per comunicare ai lavoratori italiani la data prevista di pensionamento, l’ultima retribuzione, il valore del primo assegno di pensione e il tasso di sostituzione? Grazie all’arancione, il lavoratore, solo a vedere la busta, già si sente pervaso da energia positiva e serenità che manco un monaco buddista, con la migliore disposizione d’animo apre… e scopre che andrà in pensione a 79 anni con 500€ al mese… si arrabbia? No, perché la busta arancione stimola la creatività nel cercare possibili alternative, rafforza la stima e il senso di indipendenza necessari per affrontare la vita da pensionato, riempie dell’altruismo imprescindibile per accettare con gioia il fatto che tanti sono andati in pensione a 40 anni con 5.000€ al mese, favorisce la circolazione evitando che il sangue vada al cervello. Come Harry Potter insegna, che sia Hogwarts o l’INPS, se una lettera deve arrivare non c’è scampo, così, di pari passo con l’annuncio della spedizione delle buste arancioni, la stampa diffonde articoli di grande utilità. Su tutti, un editoriale del Mirror che riporta i risultati di uno studio svedese secondo cui chi prende il sole regolarmente raddoppia le probabilità di essere ancora in vita fra 20 anni… una buona protezione solare, dunque, in sostituzione della protezione sociale. Il Mirror prosegue con 25 cose da fare per vivere più a lungo e scopriamo che, per avere maggiori probabilità di andare in pensione, in fondo basta solo bere acqua, camminare, tostare il pane leggermente, usare il rosmarino, consumare spinaci, ridere, bere thè, frequentare gi amici, prendersi cura di sé e di un animale domestico e stare nel verde… a questo ci ha pensato l’INPS anche se forse con un po’ di confusione tra stare “nel” verde e stare “al” verde.

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