A cura di Paola Manchi
Che fatica nascere Leone Lucia Ferragni, appena venuto al mondo e già impegnato ad essere social-mente utile. Guardi le foto pubblicate ovunque e immagini i commenti di parenti e amici in visita dai neogenitori “che bel bambino, ha lo stesso profilo di mamma”, “come va il post partum?”, “il travaglio è stato indotto o in streaming?”, “di notte fa tutta una tirata o ha le interruzioni pubblicitarie”, “per adesso è tutto la mamma, però poi cambiano… bisogna aspettare i tatuaggi”, “lo attacchi al seno o si connette wireless?” e si potrebbe andare avanti, ma come non prestare un po’ di attenzione anche alla povera … alla sventurata neo mamma, costretta a “conciliare la sua nuova condizione di mamma con i look trendy che la caratterizzano”, che poi è sempre il solito problema della conciliazione fra lavoro e famiglia che, seppure in forma diversa, affligge tutte le donne in questa delicata fase della loro vita.
Pover… sventurata Chiara, che pure ha già dimostrato di essere all’altezza delle aspettative quando, nonostante le difficoltà di una gravidanza vissuta a Los Angeles, ha continuato a sfoggiare “minidress e maxi felpe super trendy”. Dura la vita dell’influencer che certo non può permettersi di sacrificare lo stile neanche dopo il parto, ma Chiara lo sa e va oltre, diventa icona di stile per le mamme fornendo spunto per un prontuario dedicato a tutte, ma proprio tutte le neo mamme o mum-to-be che poi sarebbero le future mamme, ma a chiamarle così è già una volgare caduta di stile che prelude alle calze a compressione graduata. Comunque sia, siete meravigliose! Ecco, questo è l’approccio giusto, siate follower di voi stesse perché basta poco, ma proprio poco per riuscire a sentirsi bene con noi stesse, nonostante tutto, anche dopo una gravidanza. Perché preoccuparsi per il corpo devastato dalla gravidanza, quando puoi “valorizzare la silhouette felicemente modificata dalla gravidanza” e lasciare che le foto della Ferragni, subito in splendida forma, siano di stimolo ed esempio per tornare in forma… forma umana, si intende.
Ecco 10, semplici regole da seguire, dettagliatamente esposte da Vanity fair e di seguito solo sinteticamente elencate:
- Tessuti naturali ed ecologici – la buona notizia per tutte, ma proprio tutte tutte, è che “ecologico oggi fa rima con fashion. Sono sempre più numerosi i brand del lusso (e non solo) che si preoccupano della sostenibilità dei propri prodotti”;
- Spalline – facile, perché “uno slip-dress dalle spalline sottili sarà il passe-partout che indosserete a ogni matrimonio questa stagione” così anche l’invito di Harry e Meghan è un problema risolto e resta solo da pensare ad un pensierino per la giovane coppia;
- La camicia oversize – il capo più versatile del guardaroba di ogni donna in generale, della neo mamma, in particolare, ma pure di mio zio, per dire, solo che lui non la chiama oversize;
- La maxi sciarpa – che “per le più pudiche sarà l’accessorio da non dimenticare mai. In morbido cachemire potrà essere utilizzata da appoggiare sulle spalle per creare un po’ di intimità con il proprio bambino durante l’allattamento in pubblico” che poi ti risolve un red carpet o un’ospitata, che dopo il parto capitano sempre e così devi solo preoccuparti di trovare il prodotto adatto per togliere le macchie di rigurgito dal cachemire, ma alle brutte la sciarpa la butti o ci fai dei panni per spolverare e ne prendi un’altra di morbido cachemire;
- Elastico in vita – per pantaloni morbidi “di tendenza quelli in stile pigiama… ma sceglieteli con maxi stampe e a colori vivaci, o al contrario optate per sete morbide dai colori scuri, evitate le fantasie a righe o a piccoli fiori, altrimenti, con quei capelli, sembrerete davvero appena uscite dal letto”… magari, che entrare nel letto sarebbe già tanto, comunque sicuramente meglio evitare lo stile pigiama righe che ricorda troppo la prigione, ma pure con la fantasia di tendenza, tendenzialmente resta il problema di come smacchiare la seta morbida;
- Evviva le sneakers, perché per fortuna la tendenza le ha consacrate “come scarpe più cool e desiderabili del guardaroba” purchè “trendy, da indossare con (quasi) qualsiasi outfit” e un altro bel problema è risolto;
- Tacchi, sì ma chunky, perché “correre con un bambino in braccio su tacchi vertiginosi è davvero impensabile” ma “fortunatamente, ancora una volta, la moda ci aiuta con décolleté desiderabilissime e mocassini di tendenza con tacco medio e grosso”… bastava pure fermarsi a “chunky” e omettere il commento, ammesso che tutte ma proprio tutte sappiano cosa tacco significhi chunky!
- La Belt-Bag… che poi sarebbe il marsupio, ma se lo chiami marsupio come fai ad accompagnarlo con “ una borsa organizer da attaccare al passeggino, come quella di Bugaboo”, indispensabile perché “la vostra bellissima belt-bag conterrà soltanto il vostro smartphone (ovvero la vostra unica finestra sul mondo per alcuni mesi!), soldi e chiavi di casa, magari un rossetto”… e magari anche il pupo!
- Maxi occhiali da sole, e se i nuovi cat-eye alla Matrix vi fanno gola, resistete perché “siccome ancora non è stato inventato un correttore in grado di coprire occhiaia così profonde” sarà meglio puntare “su modelli maxi che hanno il pregio di farci sentire, nonostante tutto, ancora un po’ diva”… del resto perché rinunciare a sentirci un po’ dive come facevamo abitualmente prima della gravidanza?
- Costume con culotte a vita alta, “di tendenza e prefetti per coprire eventuali smagliature intorno all’ombelico”… per quanto, se usi la tua bellissima belt-bag e i maxi occhiali sei più coperta dell’identità di Superman quando diventa Clark Kent;
- E infine lui o lei, “È proprio il nostro bambino l’accessorio – passateci il termine – più bello. Ogni mamma orgogliosa lo pensa e di certo si dedica con sollecitudine, ancora di più che al proprio, al suo guardaroba. Perché dunque non accessoriarlo come si deve? Optando per un passeggino bello oltre che confortevole, e per delle nuance eleganti che bene si abbinino al nostro guardaroba (belle le nuove tonalità Ginger e Pepperming). Se tutti gli occhi saranno puntati su di lui/lei, ecco che anche i nostri capelli in disordine o la nostra camicetta sporca di pappa passeranno in secondo piano”.
Il punto 11, è una citazione integrale dell’articolo originario, perfetto così e impossibile da commentare perché si commenta da sé, utilissimo per tutte, ma proprio tutte le comuni neo mamme, come le consultazioni di Mattarella. Non tutte siamo Chiara Ferragni, ma non lasciamo che questa sia solo una scusa per lasciarsi andare e trascurare lo stile in nome di false preoccupazioni, come il rientro al lavoro, che, per troppo tempo, hanno rappresentato un alibi per tutte quelle donne che alla prima occhiaia da notte insonne si scoraggiano e rinunciano allo stile… che poi, se non curi lo stile rischi che, quando perdi il lavoro per la maternità e avresti tutto il tempo a disposizione, sei così poco cool da dover comunque rinunciare agli aperitivi, alle vacanze di lusso, agli abiti firmati, ai locali alla moda, agli outfit trendy cui eri abituata… in fondo basta così poco per non vivere la maternità come un problema e riuscire finalmente a conciliare il tempo fra Blog e Instagram.
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